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Con la sentenza n. 210 depositata il 14 ottobre 2022 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale - Serie speciale, n. 42 del 19 ottobre 2022, la Corte costituzionale ha ritenuto irragionevole l’applicazione alle Camere di commercio delle disposizioni sull’obbligo di riversare al bilancio dello Stato i risparmi derivanti dalle regole di contenimento della spesa, a fronte della loro particolare autonomia finanziaria che preclude la possibilità di ottenere finanziamenti adeguati da parte dello Stato e interventi di ripianamento di eventuali deficit generati dalla gestione amministrativa dei medesimi.
In virtù dell'acclarata peculiarità della situazione delle Camere di commercio, la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale, per violazione degli artt. 3 e 97 Cost., degli artt. 61, commi 1, 2, 5 e 17, delle norme contenute nel D.L. n. 112/2008, nel D.L. n. 78/2010, nel D.L. n. 95/2012 e nel D.L. n. 66/2014, nella parte in cui prevedono, limitatamente alla loro applicazione alle Camere di commercio dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2019, che le somme derivanti dalle riduzioni di spesa ivi previste siano versate annualmente ad apposito capitolo di entrata del bilancio dello Stato.
Con questa sentenza sono stati riportati equità ed equilibrio nel sistema dei conti delle Camere di commercio, enti per legge dotati di autonomia finanziaria le cui risorse non derivano da contributi statali.
Sono stati finalmente riconosciuti ed eliminati gli indubbi riflessi negativi che tale norma stava portando al sistema imprenditoriale.
Ora si attende di conoscere tempi e modi con cui si darà compimento alla sentenza che dovrebbe vedere restituiti alle casse della Camera di commercio ingenti risorse versate e non dovute; risorse che potranno essere riversate sul territorio per interventi destinati a quella che è la missione delle Camere di Commercio: contribuire allo sviluppo e alla competitività delle imprese.
. Se vuoi approfondire i contenuti e consultare il testo della sentenza n. 210/2022, clicca QUI.
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A cinque anni dalla riforma prevista dalla legge 7 agosto 2015, n. 124, e dopo il recente via libera della Corte Costituzionale (con la sentenza n. 169 del 28 luglio 2020), il D.L n. 104 del 14 agosto 2020 (c.d. “Decreto Agosto”), all’articolo 61, ha fissato al 14 ottobre 2020 il termine ultimo per chiudere i procedimenti di accorpamento, pendenti alla data del 15 agosto 2020, pena la decadenza degli organi e la nomina, da parte del Ministero dello sviluppo economico, di un commissario straordinario..
Tale termine è stato successivamente posticipato al 30 novembre 2020, dal comma 12-bis dell'articolo 40 della Legge n. 120 dell' 11 settembre 2020, di conversione del D.L. n. 76 del 16 luglio 2020, n. 76 (c.d. "Decreto semplificazioni") e confermato dall'art. 61 del D.L. n. 104/2020, convertito dalla L. n. 126/2020 (c.d. "Decreto Agosto"), al fine di garantire alle imprese la lavorazione delle numerose pratiche presentate e ancora giacenti presso le stesse Camere di Commercio.
Al momento le Camere di Commercio sono ancora 82 (inizialmente erano 105): 44 hanno già portato a termine la riforma, mentre 38 devono ancora farlo.
Dalla fusione di queste ultime dovranno scaturire 16 nuove Camere di Commercio, che sommate alla 44 già di nuovo conio, permetterà di centrare il fatidico numero di 60.
Tutte le altre Camere di Commercio non spariranno, ma rimarranno come sedi secondarie per garantire un presidio sul territorio.
. Se vuoi scaricare l’elenco aggiornato delle Camere di Commercio, clicca QUI.
. Se vuoi approfondire l’argomento dell’autoriforma delle Camere di Commercio, clicca QUI.
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Depositata il 28 luglio 2020, la sentenza n. 169 con la quale la Corte Costituzionale ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Tribunale amministrativo regionale del Lazio sulla legge delega e sul decreto legislativo di riordino delle Camere di commercio.
Il TAR – a cui si erano rivolti diverso Enti camerali - lamentava la violazione del principio di leale collaborazione tra le istituzioni perché la legge di delega prevedeva il parere, anziché l’intesa, tra lo Stato e le Regioni sul decreto legislativo di attuazione e pertanto contestava la legittimità costituzionale dell’art. 10 della legge n. 124 del 2015 e, conseguentemente, del D.Lgs. n. 219 del 2016 nella sua interezza, per violazione degli artt. 5 e 120 Cost.
La giurisprudenza costituzionale ha più volte sancito che il principio di leale collaborazione non si impone, di norma, al procedimento legislativo. L’intesa fra Stato e Regioni «si impone [...] quale cardine della leale collaborazione anche quando l’attuazione delle disposizioni dettate dal legislatore statale è rimessa a decreti legislativi delegati, adottati dal Governo sulla base dell’art. 76 Cost.».
La leale collaborazione, dunque, richiama un metodo procedimentale che permea le relazioni dei livelli di governo, la cui estensione dipende dalle concrete modalità di esercizio delle competenze in un determinato ambito materiale.
Il principio di leale collaborazione - scrive la Corte - esige che le procedure volte a raggiungere l’intesa siano configurate in modo tale da consentire l’adeguato sviluppo delle trattative al fine di superare le divergenze.
Non può dunque sostenersi – secondo la Corte Costituzionale - che il procedimento innescato dall’art. 10 della legge n. 124 del 2015 sia stato condotto senza rispettare i canoni della leale collaborazione.
. Se vuoi scaricare il testo della sentenza della Corte Costituzionale n. 169/2020 , clicca QUI.
. Se vuoi scaricare il testo dell’ordinanza del TAR del Lazio n. 3531/2019 , clicca QUI.
. Se vuoi approfondire l’argomento dell’autoriforma delle Camere di Commercio, clicca QUI.
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In merito ad alcune disposizioni recate da due recenti decreti-legge (il D.L. n. 18/2020, c.d. “Cura Italia” e il D.L. n. 23/2020, c.d. “Decreto Liquidità”), il Ministero dello sviluppo economico, con la circolare n. 3723/C del 15 aprile 2020 affronta nella prima parte tre questioni che sono state oggetto di specifici quesiti:
1) la sospensione dei termini dei procedimenti amministrativi, di cui all'articolo 103 del D.L. n. 18/2020, poi modificato dall’art. 37 del D.L. n. 23/2020, pendenti tra la data del 23 febbraio 2020 e il 15 maggio 2020;
2) la procedibilità o meno dei procedimenti sanzionatori;
3) le modalità di riconoscimento dei benefici alle imprese (sospensione delle relative attività).
Nella seconda parte della circolare vengono poi toccati altri argomenti che in qualche modo vanno ad incidere su adempimenti nei confronti della Camera di Commercio, tra cui:
- il deposito dei bilanci presso il Registro delle imprese;
- la sospensione degli obblighi di ricapitalizzazione e della liquidazione dell’impresa;
- il differimento dei termini giudiziari;
- gli adempimenti presso il Registro informatico dei protesti;
- le riunioni degli organi collegiali delle Camere di commercio;
- gli adempimenti ambientali a carico delle imprese nei confronti della Camere di commercio.
. Se vuoi approfondire i contenuti e scaricare il testo della circolare n. 3723/C/2020, clicca QUI.
. Se vuoi scaricare direttamente il testo della circolare n. 3723/C/2020, clicca QUI.
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E’ stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 29 del 5 febbraio 2020, il Decreto 11 dicembre 2019, recante “Determinazione delle indennità spettanti ai componenti dei collegi dei revisori delle camere di commercio, delle loro aziende speciali, dei criteri di rimborso delle spese sostenute per lo svolgimento dell'incarico per i componenti di tutti gli organi camerali nonchè dei limiti al trattamento economico degli amministratori delle aziende speciali e delle unioni regionali”.
1) Per lo svolgimento di incarico di Presidente e di componente di giunta e di consiglio (art. 1), di presidenti delle aziende speciali (art. 3) e di amministratori e di presidenti delle Unioni regionali (art. 5) non è riconosciuta, a decorrere dal 10 dicembre 2016, alcuna indennità, fatto salvo il riconoscimento dei rimborsi delle spese di cui agli articoli 8, 9, 10 e 11.
2) Definiti gli importi delle indennità spettanti al presidente del collegio dei revisori dei conti delle Camere di commercio e agli altri componenti effettivi (art. 2); al presidente del collegio dei revisori dei conti delle aziende speciali e ai componenti effettivi (art. 42); al presidente del collegio dei revisori dei conti delle Unioni regionali e al componente del collegio (art. 6).
3) Riconosciuto, ai componenti degli organi delle Camere di commercio, delle aziende speciali e delle unioni regionali – per la partecipazione alle riunioni degli stessi, se residenti fuori del comune dove ha sede l'ente - il rimborso delle spese di viaggio, vitto e alloggio, opportunamente documentate (artt. 8, 9, 10 e 11).
. Se vuoi approfondire l’argomento e scaricare il testo del decreto 11 dicembre 2019, clicca QUI.
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Il 30 aprile 2019, è stato pubblicato, sul sito istituzionale del Ministero dello sviluppo economico il decreto 7 marzo 2019, recante la ridefinizione dei servizi che il sistema delle Camere di Commercio è tenuto a fornire sull’intero territorio nazionale, in relazione alle funzioni amministrative ed economiche di cui all’articolo 2 della legge 29 dicembre 1993, n. 580 e all’articolo 7, comma 2, del decreto ministeriale 16 febbraio 2018.
Nell’Allegato al decreto del 7 marzo 2019 - in vigore dal 1° maggio 2019 - vengono individuati i servizi che il sistema camerale è tenuto a fornire su tutto il territorio nazionale con riguardo alle funzioni amministrative ed economiche individuate dal comma 2 dell’articolo 2 della legge n. 580 del 1993, così come sostituito dall’art. 1, comma 1, lett. b),n. 2, D.Lgs. 25 novembre 2016, n. 219.
Tra i servizi relativi alle funzioni amministrative ed economiche troviamo: la gestione del Registro delle imprese; la gestione del SUAP e del fascicolo elettronico d’impresa; la gestione dei servizi a garanzia della regolarità di concorsi e operazioni a premio; informazione, vigilanza e controllo su sicurezza e conformità dei prodotti; la gestione delle sanzioni amministrative; la gestione di servizi inerenti la metrologia legale; la tenuta del registro nazionale dei protesti; i servizi di composizione delle controversie e delle situazioni di crisi; la rilevazione dei prezzi/tariffe e Borse merci; la tutela della proprietà industriale; i servizi di informazione, formazione e assistenza all’export; la gestione dei servizi di assistenza alla digitalizzazione delle imprese; servizi connessi all’agenda digitale; la tenuta dell’Albo gestori ambientali.
Con riferimento alle funzioni promozionali, le Camere di commercio dovranno svolgere in modo prioritario, le attività relative a:
- iniziative a sostegno dei settori del turismo e della cultura;
- iniziative a sostegno dello sviluppo d’impresa;
- qualificazione delle imprese, delle filiere e delle produzioni.
. Se vuoi scaricare il testo del decreto del 7 marzo 2019 e approfondire l’argomento dell’autoriforma delle Camere di Commercio, clicca QUI.
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E’ stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 148 del 28 giugno 2018, il Decreto interdirettoriale12 giugno 2018, recante “Procedure operative relative alle attività delle Commissioni Locali per i Raccomandatari Marittimi e tenuta dei relativi registri a seguito di accorpamenti delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura”.
Il presente decreto disciplina le procedure operative che le Camere di commercio, costituite a seguito dei processi di accorpamento approvati con i decreti di cui all'art. 2, comma 5 della legge n. 580 del 1993 e ai sensi del decreto del Ministro dello sviluppo economico 16 febbraio 2018, devono adottare con riferimento alle attività relative alle Commissioni locali per i raccomandatari marittimi e alla tenuta dei relativi elenchi.
Presso le nuove Camere di commercio, costituite a seguito dei processi di accorpamento approvati ai sensi della normativa sopra ricordata, dovrà essere istituita un'unica Commissione locale per raccomandatari marittimi ed un unico elenco di raccomandatari marittimi.
L'operatività dei raccomandatari marittimi iscritti nelle nuove Camere di commercio verrà estesa alla nuova Circoscrizione territoriale di competenza delle stesse.
Dettate, all'articolo 3 del decreto in questione, le seguenti disposizioni transitorie:
1. le nuove Camere di commercio, costituite a seguito dei processi di accorpamento, dovranno provvedere a richiedere al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l'adozione del decreto di nomina della Commissione locale, che opererà con riferimento alla nuova circoscrizione territoriale del nuovo ente camerale;
2. nelle more dell'adozione di tali decreti restano in vigore, fino alla loro naturale scadenza, i precedenti provvedimenti adottati.
. Per un approfondimento dell’argomento e per scaricare il testo del nuovo decreto, clicca QUI.
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L'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219, recante “Attuazione della delega di cui all'articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n. 124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura”, è illegittimo nella parte in cui stabilisce che il decreto del Ministro dello sviluppo economico dallo stesso previsto deve essere adottato “sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano”, anziché “previa intesa” con detta Conferenza.
L’illegittimità costituzionale è stata dichiarata dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 261/2017 dell’ 8 novembre 2017, depositata il 13 dicembre 2017 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale - 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 51 del 20 dicembre 2017.
A sollevare la questione sono state le Regioni Puglia, Toscana, Liguria e Lombardia, le quali hanno promosso, con quattro distinti ricorsi (rispettivamente notificati il 23-24 gennaio 2017, il 20-24 gennaio 2017, il 23-24 gennaio 2017 ed il 24-27 gennaio 2017), questioni di legittimità costituzionale aventi ad oggetto l’intero testo, nonché alcune norme del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219.
Molti i rilievi sollevati dalle Regioni e non accolti dalla Consulta, che li ha giudicati in parte inammissibili, in parte non fondati.
La Consulta spiega che le Camere di commercio “svolgono compiti che esigono una disciplina omogenea in ambito nazionale” e "non compongono un arcipelago di entità isolate, ma costituiscono i terminali di un sistema unico di dimensioni nazionali che giustifica l'intervento dello Stato" e che al contempo i compiti delle Camere di commercio “sono riconducibili a competenze sia esclusive dello Stato, sia concorrenti, sia residuali delle Regioni", che quindi vanno pienamente coinvolte in un processo di riforma attraverso la Conferenza Stato-Regioni.
Nel frattempo, il Ministero dello Sviluppo Economico, con Nota del 5 gennaio 2018, Prot. 0008663, ha invitato le Camere di Commercio a non avviare ulteriori attività in applicazione del decreto 8 agosto 2017 e ad attendere nuove indicazioni in merito.
. Se vuoi scaricare il testo della sentenza della Corte Costituzionale n. 261/2017 dalla Gazzetta Ufficiale, clicca QUI.
. Se vuoi approfondire l’argomento dell’autoriforma delle Camere di Commercio, clicca QUI.
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E’ stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 219 del 19 settembre 2017, il Decreto 8 agosto 2017, recante “Rideterminazione delle circoscrizioni territoriali, istituzione di nuove camere di commercio, e determinazioni in materia di razionalizzazione delle sedi e del personale”.
Con questo decreto giunge al traguardo finale la nuova mappa geografica delle Camere di Commercio d'Italia e viene definito il nuovo assetto territoriale delle Camere che passano da 105 a 60.
Il processo di razionalizzazione ha coinvolto anche le aziende speciali che vengono ridotte da 96 a 58.
Nelle circoscrizioni regionali in cui è presente un numero di
Camere di Commercio inferiore a tre, le relative unioni regionali sono poste in liquidazione.
Si apre ora una nuova fase di progettazione che permetterà alle Camere di Commercio di assolvere alle nuove funzioni strategiche in tema di digitalizzazione, orientamento e formazione, valorizzazione del turismo e del patrimonio culturale che sono state loro attribuite dal citato decreto legislativo 219 del 2016.
. Se vuoi scaricare il testo del decreto dell’ 8 agosto 2017 e dei suoi allegati, clicca QUI.
. Se vuoi approfondire l’argomento dell’autoriforma delle Camere di Commercio, clicca QUI.
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Con un comunicato stampa del 8 agosto 2017 il Ministero dello Sviluppo Economico ha reso noto che è stato firmato il decreto che razionalizza e rende più efficiente il sistema delle Camere di Commercio a conclusione di un percorso avviato ai sensi di quanto previsto dal decreto legislativo n. 219 del 25 novembre 2016, sulla base della proposta di Unioncamere di un piano complessivo di razionalizzazione delle sedi delle singole Camere di Commercio.
Con questo decreto giunge al traguardo finale la nuova mappa geografica delle Camere di Commercio d'Italia e viene definito il nuovo assetto territoriale delle Camere che passano da 105 a 60.
Il processo di razionalizzazione ha coinvolto anche le aziende speciali che vengono ridotte da 96 a 58.
Si apre ora una nuova fase di progettazione che permetterà alle Camere di Commercio di assolvere alle nuove funzioni strategiche in tema di digitalizzazione, orientamento e formazione, valorizzazione del turismo e del patrimonio culturale che sono state loro attribuite dal citato decreto legislativo 219 del 2016.
. Se vuoi scaricare il testo del decreto dell’ 8 agosto 2017, clicca QUI.
. Se vuoi approfondire l’argomento dell’autoriforma delle Camere di Commercio, clicca QUI.
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Camere di Commercio: Da Unioncamere il via libera alla riorganizzazione delle Camere di Commercio
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Via libera dei presidenti delle Camere di Commercio italiane alla proposta di riorganizzazione del sistema camerale. L'Assemblea dei Presidente, il 30 maggio 2017, ha, infatti, approvato a larga maggioranza il documento messo a punto da Unioncamere dopo un’ampia consultazione.
La proposta, che attua la legge di riforma della Pubblica Amministrazione, contiene il piano degli accorpamenti delle Camere di commercio che passano da 105 a 60.
Il documento verrà ora inviato al Ministero dello Sviluppo Economico che, entro 60 giorni, varerà definitivamente, con proprio decreto, la nuova geografia del sistema camerale.
La riforma affida alle Camere di Commercio funzioni importanti sui temi centrali della digitalizzazione, del turismo, dell’orientamento e della formazione.
Le Camere, inoltre, sono state chiamate a far parte del Network nazionale Industria 4.0.
. Se vuoi scaricare il testo del comunicato stampa di Unioncamere con la mappa delle nuove Camere di Commercio, clicca QUI.
. Se vuoi approfondire l’argomento relativo alla riorganizzazione delle Camere di Commercio, clicca QUI.
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Con decreto del 27 gennaio 2017, il Ministero dello Sviluppo Economico ha avviato il processo di costituzione della nuova Camera di Commercio denominata “CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DEL GRAN SASSO D’ITALIA, mediante accorpamento tra le Camere di Commercio di Teramo e L’Aquila.
La nuova Camera di Commercio avrà la sede legale a L’AQUILA, Corso Vittorio Emanuele, 86 e sede secondaria in TERAMO, Via Savini, 48/50.
Il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico segna l’ultimo passaggio che mancava per chiudere l’iter di accorpamento tra i due Enti, deliberato dai due Consigli camerali di L’Aquila e di Teramo in data 22 novembre 2016.
Il dott. Giampiero Sardi, attuale Segretario generale della Camera di Commercio di Teramo, è nominato Commissario ad acta, con il compito di adottare la norma statutaria di composizione del nuovo Consiglio e di avviare le procedure di costituzione del Consiglio della nuova “Camera di Commercio industria artigianato e agricoltura del Gran Sasso d’Italia”..
. Se vuoi scaricare il testo del decreto ministeriale del 27 gennaio 2017, clicca QUI.
. Se vuoi approfondire il tema del processo in corso di autoriforma del sistema camerale, clicca QUI.
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E’ stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 275 del 24 novembre 2016, il Decreto Legislativo 25 novembre 2016, n. 219, recante “Attuazione della delega di cui all'articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n. 124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura”.
Nello specifico, il provvedimento – in vigore dal prossimo 10 dicembre 2016 - “prevede un piano di razionalizzazione, in un’ottica di efficientamento, di efficacia e di riforma della governance delle Camere di commercio".
Entro 180 giorni dall'entrata in vigore del decreto (e quindi entro il 7 giugno 2017), il numero complessivo delle Camere si ridurrà dalle attuali 105 a non più di 60 nel rispetto dei seguenti vincoli direttivi:
- almeno una Camera di commercio per Regione;
- accorpamento delle Camere di commercio con meno di 75mila imprese iscritte.
Al fine di alleggerire i costi di funzionamento delle Camere, il decreto prevede quattro ulteriori azioni che riguardano:
1) la riduzione del diritto annuale a carico delle imprese del 50%;
2) la riduzione del 30% del numero dei consiglieri;
3) la gratuità per tutti gli incarichi degli organi diversi dai collegi dei revisori;
4) una razionalizzazione complessiva del sistema attraverso l'accorpamento di tutte le aziende speciali che svolgono compiti simili, la limitazione del numero delle Unioni regionali ed una nuova disciplina delle partecipazioni in portafoglio.
Viene infine rafforzata la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico, che attraverso un comitato indipendente di esperti valuterà le performance delle Camere di Commercio.
. Se vuoi approfondire l’argomento e scaricare il testo del nuovo decreto legislativo e della legge n. 580 del 1993 nella sua redazione aggiornata, clicca QUI.
. Se vuoi scaricare direttamente il testo della legge n. 580 del 1993 nella sua redazione aggiornata, clicca QUI.
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Con decreto del 16 novembre 2016, il Ministero dello Sviluppo Economico ha avviato il processo di costituzione della nuova Camera di Commercio denominata “CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA IRPINIA SANNIO, mediante accorpamento tra le Camere di Commercio di Avellino e di Benevento.
La nuova Camera di Commercio avrà la sede legale in AVELLINO, Piazza Duomo, 5 e sede secondaria in BENEVENTO, Piazza Novembre, 1.
Il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico segna l’ultimo passaggio che mancava per chiudere l’iter di accorpamento tra i due Enti, deliberato dai due Consigli camerali di Avellino e di Benevento, rispettivamente, in data 18 luglio 2016 e 19 settembre 2016.
Il dott. Luca Perozzi, attuale Segretario generale della Camera di Commercio di Avellino, è nominato Commissario ad acta, con il compito di adottare la norma statutaria di composizione del nuovo Consiglio e di avviare le procedure di costituzione del Consiglio della nuova “Camera di Commercio industria artigianato e agricoltura Irpinia Sannio”..
. Se vuoi scaricare il testo del decreto ministeriale del 16 novembre 2016, clicca QUI.
. Se vuoi approfondire il tema del processo in corso di autoriforma del sistema camerale, clicca QUI.
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Con decreto del 13 ottobre 2016, il Ministero dello Sviluppo Economico ha avviato il processo di costituzione della nuova Camera di Commercio denominata “CAMERA DI COMMERCIO METROPOLITANA DI MILANO – MONZA BRIANZA - LODI”, mediante accorpamento tra le Camere di Commercio di Milano, di Monza Brianza e di Lodi.
La nuova Camera di Commercio avrà la sede legale in MILANO, Via Meravigli 9/B e sedi secondarie in MONZA, Piazza Cambiaghi, 9 e in LODI, Via Haussmann, 11/15.
Il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico segna l’ultimo passaggio che mancava per chiudere l’iter di accorpamento tra i tre Enti, deliberato dai tre Consigli camerali di Milano, Monza Brianza e Lodi, rispettivamente, in data 21 luglio 2016, 25 luglio 2016 e 27 luglio 2016.
La dott.ssa Elena Vasco, attuale Segretario generale della Camera di Commercio di Milano, è nominato Commissario ad acta, con il compito di adottare la norma statutaria di composizione del nuovo Consiglio e di avviare le procedure di costituzione del Consiglio della nuova “Camera di Commercio metropolitana di Milano, Monza Brianza e Lodi”.
. Se vuoi scaricare il testo del decreto ministeriale del 13 ottobre 2016, clicca QUI.
. Se vuoi approfondire il tema del processo in corso di autoriforma del sistema camerale, clicca QUI.
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Con decreto del 23 dicembre 2015, il Ministero dello Sviluppo Economico ha avviato il processo di costituzione della nuova Camera di Commercio denominata “CAMERA DI COMMERCIO DELLA ROMAGNA – FORLI’-CESENA E RIMINI”, mediante accorpamento tra le Camere di Commercio di Forlì-Cesena e di Rimini.
La nuova Camera di Commercio avrà la sede legale in Forlì, Corso della Repubblica, 5 e sede secondaria in Rimini, Via Sigismondo Malatesta, 28.
Il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico segna l’ultimo passaggio che mancava per chiudere l’iter di accorpamento tra i due Enti, deliberato dai due Consigli camerali di Rimini e di Forlì-Cesena entrambi in data 9 novembre 2015.
Il dott. Antonio Nannini, attuale Segretario generale della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, è nominato Commissario ad acta, con il compito di adottare la norma statutaria di composizione del nuovo Consiglio e di avviare le procedure di costituzione del Consiglio della nuova “Camera di Commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini”.
. Se vuoi scaricare il testo del decreto ministeriale del 23 dicembre 2015, clicca QUI.
. Se vuoi approfondire il tema del processo in corso di autoriforma del sistema camerale, clicca QUI.
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Profondo riordino delle Camere di Commercio, con attuazione di accorpamenti, nuove funzioni e riduzione del numero da 105 a 60. E’ quanto prevedrebbe la bozza di decreto legislativo, a cui starebbe lavorando il Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico, che attua la norma contenuta nell’articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” (c.d. “Riforma Madia”). .
In tale articolo sono stati, infatti, dettati i principi e i criteri direttivi a cui dovrà ispirarsi il Governo nell’adottare un decreto legislativo per la riforma dell'organizzazione, delle funzioni e del finanziamento delle Camere di Commercio, anche mediante la modifica della legge 29 dicembre 1993, n. 580, come modificata dal decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 23, e il conseguente riordino delle disposizioni che regolano la relativa materia.
. Se vuoi approfondire il tema del processo in corso di riforma del sistema camerale e scaricare il testo della bozza di decreto di modifica della L. n. 580/1993, clicca QUI.
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Con decreto del 25 settembre 2015, il Ministero dello Sviluppo Economico ha avviato il processo di costituzione della nuova Camera di Commercio denominata “CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA CHIETI PESCARA”, mediante accorpamento tra le Camere di Commercio di Chieti e di Pescara.
La nuova Camera di Commercio avrà la sede legale in Chieti, Via F.lli Pomilio snc e sede secondaria in Pescara, Via Conte di Ruvo n. 2.
Il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico segna l’ultimo passaggio che mancava per chiudere l’iter di accorpamento tra i due Enti, deliberato dai due Consigli camerali di Pescara il 20 febbraio 2015 e di Chieti l’ 11 maggio 2015.
Il dott. Roberto Pierantoni, attuale Segretario generale della Camera di Commercio di Pescara, è nominato Commissario ad acta, con il compito di adottare la norma statutaria di composizione del nuovo Consiglio e di avviare le procedure di costituzione del Consiglio della nuova “Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Chieti Pescara”.
. Se vuoi scaricare il testo del decreto ministeriale del 25 settembre 2015, clicca QUI.
. Se vuoi approfondire il tema del processo in corso di autoriforma del sistema camerale, clicca QUI.
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Con decreto del 25 settembre 2015, il Ministero dello Sviluppo Economico ha avviato il processo di costituzione della nuova Camera di Commercio denominata “CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI CATANIA, RAGUSA E SIRACUSA DELLA SICILIA ORIENTALE”, mediante accorpamento tra le Camere di Commercio di Catania, Ragusa e Siracusa.
La nuova Camera di Commercio avrà la sede legale in Catania, Via Cappuccini, 2 e sedi secondarie in Ragusa, Piazza della Libertà e in Siracusa, Via Duca degli Abruzzi, 4.
Il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico segna l’ultimo passaggio che mancava per chiudere l’iter di accorpamento tra i tre Enti, deliberato in contemporanea dai due Consigli camerali di Ragusa e Siracusa e dal Commissario ad acta della Camera di Catania in data 21 febbraio 2015.
Il dott. Alfio Pagliaro, attuale Segretario generale della Camera di Commercio di Catania, è nominato Commissario ad acta, con il compito di adottare la norma statutaria di composizione del nuovo Consiglio e di avviare le procedure di costituzione del Consiglio della nuova “Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Catania, Ragusa e Siracusa della Sicilia orientale”.
. Se vuoi scaricare il testo del decreto ministeriale del 25 settembre 2015, clicca QUI.
. Se vuoi approfondire il tema del processo in corso di autoriforma del sistema camerale, clicca QUI.
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Con quattro decreti ministeriali del 6 agosto 2015, il Ministero dello Sviluppo Economico ha dato avvio al processo di costituzione di quattro nuove Camere di Commercio mediante accorpamento delle seguenti nove Camere:
- Vercelli - Biella;
- Livorno - Grosseto;
- Gorizia - Trieste;
- Catanzaro - Crotone - Vibo Valenzia.
Gli accorpamenti daranno, rispettivamente, avvio al processo di costituzione delle seguenti quattro nuove Camere di Commercio:
1) “Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Biella e Vercelli”;
2) “Camera di commercio industria artigianato e agricoltura della Maremma e del Tirreno”;
3) “Camera di commercio industria artigianato e agricoltura Venezia Giulia”;
4) “Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia”.
Con gli stessi decreti sono stati anche nominati i quattro “commissari ad acta” con il compito di avviare le procedure di costituzione del consiglio delle nuove Camere di Commercio.
. Se vuoi scaricare il testo dei quattro decreti ministeriali del 6 agosto 2015, clicca QUI.
. Se vuoi approfondire il tema del processo in corso di autoriforma del sistema camerale, clicca QUI.
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La fusione tra le Camere di Commercio di Venezia e di Rovigo è ufficiale. La Regione Veneto, con nota del 6 luglio 2015, Prot. 277966, ha convocato per il 20 luglio 2015, l’insediamento del primo Consiglio della Camera di Commercio di Venezia Rovigo Delta-Lagunare, frutto di un processo di accorpamento volontario di due vaste aree economico geografiche come Venezia e Rovigo.
Con la stessa nota è stato trasmesso il decreto del Presidente della Giunta regionale n. 101 del 2 luglio 2015 con il quale la Regione ha provveduto alla nomina dei 31 componenti del primo Consiglio della nuova Camera di Commercio. La nomina del Presidente dovrà effettuarsi nella prima seduta del Consiglio convocata per il 20 luglio 2015.
Il nuovo Ente camerale subentrerà in tutti i rapporti giuridici in capo alle Camere di Commercio di Venezia e di Rovigo, che cesseranno di esistere.
Si tratta di un momento storico in quanto siamo in presenza del primo esempio di processo di autoriforma nel sistema camerale che si configurerà come progetto pilota a livello nazionale.
La nuova Camera di Commercio avrà la sede legale a Venezia, San Marco 2032 e sede secondaria a Rovigo, P.za Garibaldi, 6.
Presto sarà disponibile il nuovo portale unificato; nel frattempo si potrà ancora proseguire la navigazione sugli attuali siti delle due Camere di Commercio.
. Se vuoi scaricare il testo del decreto della Regione Veneto di nomina del primo Consiglio della nuova Camera di Commercio, clicca QUI.
. Se vuoi approfondire il tema del processo in corso di autoriforma del sistema camerale, clicca QUI.
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Con decreto del 21 aprile 2015, il Ministero dello Sviluppo Economico ha avviato il processo di costituzione della nuova Camera di Commercio denominata “CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI AGRIGENTO, CALTANISSETTA E TRAPANI”, mediante accorpamento tra le Camere di Commercio di Agrigento, Caltanissetta e Trapani.
La nuova Camera di Commercio avrà la sede legale in Trapani, Corso Italia, 26, e sedi secondarie in Agrigento, P.zza Gallo, 317 e in Caltanissetta, Corso Vittorio Emanuele, 38.
Il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico segna l’ultimo passaggio che mancava per chiudere l’iter di accorpamento tra i tre Enti, deliberato in contemporanea dai tre Consigli camerali in data 15 dicembre 2014.
Il dott. Guido Barcellona, attuale Segretario generale della Camera di Commercio di Caltanissetta, è nominato Commissario ad acta, con il compito di adottare la norma statutaria di composizione del nuovo Consiglio e di avviare le procedure di costituzione del Consiglio della nuova “Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Agrigento, Caltanissetta e Trapani”.
. Se vuoi scaricare il testo del decreto ministeriale del 21 aprile 2015, clicca QUI.
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Con decreto del 1° aprile 2015, il Ministero dello Sviluppo Economico ha avviato il processo di costituzione della nuova Camera di Commercio denominata “CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA RIVIERE DI LIGURIA - IMPERIA LA SPEZIA SAVONA”, mediante accorpamento tra le Camere di Commercio di Imperia, La Spezia e Savona.
La nuova Camera di Commercio avrà la la sede legale in Savona, Via Quarda Superiore, 16, e sedi secondarie in Imperia, Via Tommaso Schiva, 19 e in La Spezia, Piazza Europa, 16.
Previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano nella seduta del 25 marzo 2015, il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico segna l’ultimo passaggio che mancava per chiudere l’iter di accorpamento tra i tre Enti, deliberato in contemporanea dai tre Consigli camerali in data 24 febbraio 2015.
Il Dr. Stefano Senese, attuale Segretario Generale della Camera di Commercio di La Spezia, è nominato Commissario ad acta, con il compito di adottare la norma statutaria di composizione del nuovo Consiglio e di avviare le procedure di costituzione del Consiglio della nuova “Camera di commercio industria artigianato e agricoltura Riviere di Liguria - Imperia La Spezia Savona”.
. Se vuoi scaricare il testo del decreto ministeriale del 1° aprile 2015, clicca QUI.
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Con decreto del 1° aprile 2015, il Ministero dello Sviluppo Economico ha avviato il processo di costituzione della nuova Camera di Commercio denominata “CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI TREVISO - BELLUNO”, mediante accorpamento tra le Camere di Commercio di Treviso e di Belluno .
La nuova Camera di Commercio avrà la sede legale in Treviso, Piazza Borsa, 3/b e sede secondaria in Belluno, Piazza S. Stefano, 15/17.
Previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano adottata nella seduta del 25 marzo 2015, il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico segna l’ultimo passaggio che mancava per chiudere l’iter di accorpamento tra i due Enti, deliberato, dalla Camera di Commercio di Treviso e di Belluno, rispettivamente, il 20 e il 25 febbraio 2015.
Il Dr. Marzo D’Eredità, attuale Segretario Generale della Camera di Commercio di Treviso, è nominato Commissario ad acta, con il compito di adottare la norma statutaria di composizione del nuovo Consiglio e di avviare le procedure di costituzione del Consiglio della nuova “Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Treviso - Belluno”.
. Se vuoi scaricare il testo del decreto ministeriale del 1° aprile 2015, clicca QUI.
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Con decreto del 17 marzo 2015, il Ministero dello Sviluppo Economico ha avviato il processo di costituzione della nuova Camera di Commercio denominata “CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI PALERMO E ENNA”, mediante accorpamento tra le Camere di Commercio di Palermo e Enna.
La nuova Camera di Commercio avrà la sede legale in Palermo, Via Emerico Amari, 11 e una sede secondaria in Enna, Piazza Garibaldi, 1.
Previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico segna l’ultimo passaggio che mancava per chiudere l’iter di accorpamento tra i due Enti, deliberato in contemporanea dai due Consigli camerali in data 19 dicembre 2014.
Il Dr. Vicenzo Genco, attuale Segretario Generale della Camera di Commercio di Palermo, è nominato Commissario ad acta, con il compito di adottare la norma statutaria di composizione del nuovo Consiglio e di avviare le procedure di costituzione del Consiglio della nuova “Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Palermo ed Enna”.
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Con decreto del 4 marzo 2015, il Ministero dello Sviluppo Economico ha avviato il processo di costituzione della nuova Camera di Commercio denominata “CAMERA DI COMMERCIO DEL MOLISE”, mediante accorpamento tra le Camere di Commercio di Campobasso e Isernia.
La nuova Camera di Commercio avrà la sede legale in Campobasso Piazza della Vittoria, 1 e una sede secondaria in Isernia, Corso Risorgimento, 302.
Dopo il via libera da parte della Conferenza Stato-Regioni del 19 febbraio 2015, il decreto segna l’ultimo passaggio che mancava per chiudere l’iter di accorpamento tra i due Enti, deliberato in contemporanea dai due Consigli camerali in data 29 dicembre 2014.
La Dr.ssa Lorella Palladino, attuale Segretario Generale della Camera di Commercio di Campobasso, è nominata Commissario ad acta, con il compito di adottare tutti gli atti necessari per l’avvio delle procedure di costituzione del Consiglio della nuova “Camera di Commercio del Molise”.
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