SISTEMA PUBBLICO PER LA GESTIONE DELL’IDENTITA’ DIGITALE (SPID) - PAGAMENTI ELETTRONICI - PagoPA
IL SISTEMA PUBBLICO PER LA GESTIONE DELL’IDENTITA’ DIGITALE - SPID
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1. D.L. n. 69/2013 - Identità digitale - Nasce il sistema pubblico di gestione
Il Sistema Pubblico per la gestione dell'Identità Digitale di cittadini e imprese (SPID) è stato introdotto dall’articolo 17-ter del D.L. 21 giugno 2013, n. 69, convertito dalla L. 9 agosto 2013, n. 98 (c.d. “Decreto del Fare”), apportando modifiche al comma 2 dell'art. 64 del Codice dell’amministrazione digitale, cher si ripoorta di seguito:
"2. Le pubbliche amministrazioni possono consentire l'accesso ai servizi in rete da esse erogati che richiedono l'identificazione informatica anche con strumenti diversi dalla carta d'identità elettronica e dalla carta nazionale dei servizi, purché tali strumenti consentano l'individuazione del soggetto che richiede il servizio. Con l'istituzione del sistema SPID di cui al comma 2-bis,le pubbliche amministrazioni possono consentire l'accesso in rete ai propri servizi solo mediante gli strumenti di cui al comma 1, ovvero mediante servizi offerti dal medesimo sistema SPID."
Il sistema SPID rappresenta, insieme alla Carta nazionale dei servizi (CNS) e alla Carta d’identità elettronica (CIE), uno strumento di gestione dell’identità digitale che ha come obiettivo quello di favorire la diffusione dei servizi in rete e consentire ai cittadini e alle imprese di farsi riconoscere online dalla pubblica amministrazione o da qualsiasi altro fornitore di beni o servizi, attraverso l’uso di un codice identificativo univoco.
Con l'istituzione del Sistema Pubblico per la gestione dell'Identità Digitale di cittadini e imprese (SPID) le pubbliche amministrazioni potranno consentire l'accesso in rete ai propri servizi, oltre che con lo stesso SPID, solo mediante la carta d'identità elettronica e la carta nazionale dei servizi.
Il termine entro il quale tale disposizione entrerà in vigore sarà stabilito con il decreto attuativo.
La possibilità di accesso con carta d'identità elettronica e carta nazionale dei servizi resta comunque consentito indipendentemente dalle modalità predisposte dalle singole amministrazioni.
Il progetto di identità digitale comprende molti strumenti.
1. La carta nazionale dei servizi (CNS)
Strumento di identificazione in rete che consente la fruizione dei servizi delle amministrazioni pubbliche.
La CNS non contiene la foto del titolare e non richiede particolari requisiti di sicurezza per il supporto plastico.
La completa corrispondenza informatica tra CNS e CIE (Carta d'Identità Elettronica) assicura l'interoperabilità tra le due carte.
2. La firma elettronica, equivalente elettronico della tradizionale firma autografa su carta, è associata stabilmente al documento elettronico sulla quale è apposta e ne attesta con certezza l'integrità, l'autenticità, la non ripudiabilità.
Il documento così sottoscritto assume piena efficacia probatoria.
3. L'Anagrafe nazionale della popolazione residente
Si tratta di un'anagrafe centralizzata della popolazione residente in Italia e della popolazione italiana residente all'estero per favorire il processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ed il miglioramento dei servizi al cittadino.
4. Il Documento digitale unificato (DDU)
Documento elettronico, che sostituirà la carta di identità e la tessera sanitaria e consentirà di dotare tutti i cittadini di un valido strumento per l'accesso ai servizi in rete.
5. Il Sistema pubblico di identità digitale (SPID)
L'infrastruttura nazionale di autenticazione dei cittadini italiani, prevista dall'art. 64 del codice per l'amministrazione digitale (CAD), la cui realizzazione consentirà l'accesso a servizi online della pubblica amministrazione e delle imprese.
L'avvio del sistema SPID è previsto entro aprile 2015 ed è una delle priorità indicate dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
2. Disposizioni del CAD - Modalità di accesso ai servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni
L'art. 64 del D.Lgs. n. 82/2005 (Codice dell'Amministrazione Digitale - CAD), così come modificato dall'art. 17-ter del D.L. n. 69/2013, convertito dalla L. n. 89/2013, stabilisce quanto segue:
1. La carta d'identità elettronica e la carta nazionale dei servizi costituiscono strumenti per l'accesso ai servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni per i quali sia necessaria l'identificazione informatica.
2. Le pubbliche amministrazioni possono consentire l'accesso ai servizi in rete da esse erogati che richiedono l'identificazione informatica anche con strumenti diversi dalla carta d'identità elettronica e dalla carta nazionale dei servizi, purché tali strumenti consentano l'individuazione del soggetto che richiede il servizio.
Con l'istituzione del sistema SPID di cui al comma 2-bis, le pubbliche amministrazioni possono consentire l'accesso in rete ai propri servizi solo mediante gli strumenti di cui al comma 1, ovvero mediante servizi offerti dal medesimo sistema SPID.
L'accesso con carta d'identità elettronica e carta nazionale dei servizi è comunque consentito indipendentemente dalle modalità di accesso predisposte dalle singole amministrazioni.
2-bis. Per favorire la diffusione di servizi in rete e agevolare l'accesso agli stessi da parte di cittadini e imprese, anche in mobilità, è istituito, a cura dell'Agenzia per l'Italia digitale, il sistema pubblico per la gestione dell'identità digitale di cittadini e imprese (SPID).
2-ter. Il sistema SPID è costituito come insieme aperto di soggetti pubblici e privati che, previo accreditamento da parte dell'Agenzia per l'Italia digitale, secondo modalità definite con il decreto di cui al comma 2-sexies, gestiscono i servizi di registrazione e di messa a disposizione delle credenziali e degli strumenti di accesso in rete nei riguardi di cittadini e imprese per conto delle pubbliche amministrazioni, in qualità di erogatori di servizi in rete, ovvero, direttamente, su richiesta degli interessati.
2-quater. Il sistema SPID è adottato dalle pubbliche amministrazioni nei tempi e secondo le modalità definiti con il decreto di cui al comma 2-sexies.
2-quinquies. Ai fini dell'erogazione dei propri servizi in rete, è altresì riconosciuta alle imprese, secondo le modalità definite con il decreto di cui al comma 2-sexies, la facoltà di avvalersi del sistema SPID per la gestione dell'identità digitale dei propri utenti.
L'adesione al sistema SPID per la verifica dell'accesso ai propri servizi erogati in rete per i quali è richiesto il riconoscimento dell'utente esonera l'impresa da un obbligo generale di sorveglianza delle attività sui propri siti, ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 70.
2-sexies. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delegato per l'innovazione tecnologica e del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, sono definite le caratteristiche del sistema SPID, anche con riferimento:
a) al modello architetturale e organizzativo del sistema;
b) alle modalità e ai requisiti necessari per l'accreditamento dei gestori dell'identità digitale;
c) agli standard tecnologici e alle soluzioni tecniche e organizzative da adottare anche al fine di garantire l'interoperabilità delle credenziali e degli strumenti di accesso resi disponibili dai gestori dell'identità digitale nei riguardi di cittadini e imprese, compresi gli strumenti di cui al comma 1;
d) alle modalità di adesione da parte di cittadini e imprese in qualità di utenti di servizi in rete;
e) ai tempi e alle modalità di adozione da parte delle pubbliche amministrazioni in qualità di erogatori di servizi in rete;
f) alle modalità di adesione da parte delle imprese interessate in qualità di erogatori di servizi in rete.
3. GIUGNO 2014 - In arrivo le norme attuative
E' in dirittura d'arrivo il primo decreto di attuazione della normativa sull'identità digitale. Si tratta di un D.P.C.M. recante "Definizione delle caratteristiche del sistema pubblico per la gestione dell'identità digitale di cittadini e imprese (SPID), nonché dei tempi e delle modalità di adozione del sistema SPID da parte delle pubbliche amministrazioni e delle imprese".
Il Governo italiano ha, infatti, notificato alla Commissione europea la bozza di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per la definizione delle caratteristiche del sistema pubblico per la gestione dell'identità digitale dei cittadini e delle imprese (SPID).
Con il decreto SPID si avvicina l'obiettivo del Pin unico per usufruire online dei servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche che potrà essere integrato anche con i servizi offerti dagli operatori privati.
Dopo l'approvazione della Commissione europea, il decreto sarà adottato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
A partire da tale data, saranno avviate le prime attività che vedono coinvolti i gestori di identità - che rilasciano ai cittadini il PIN unico - e le amministrazioni centrali e territoriali che saranno coinvolte nella fase pilota del sistema per arrivare, nel 2015, a un suo utilizzo generale per i cittadini e le imprese. SPID farà parte dei sistemi di identificazione validi in tutta l'Unione Europea.
Quindi non solo un cittadino italiano potrà utilizzare l'Identità digitale per accedere a servizi ovunque nella UE, ma i cittadini dei paesi membri che per studio o lavoro si trovano in Italia, potranno essere riconosciuti se dispongono di una identità digitale valida nel loro paese d'origine.
In parallelo l'Agenzia per l'Italia digitale sta lavorando su cinque provvedimenti, che dovranno completare il pacchetto dello SPID:
- le regole tecniche,
- le modalità applicative,
- le modalità di accreditamento degli identity provider,
- le modalità con cui si importano in SPID le identità precedenti e
- gli schemi di convenzioni con altri soggetti (identity, service e attribute provider).
- Si riporta il testo dello:
. Schema di D.P.C.M. recante "Definizione delle caratteristiche del sistema pubblico per la gestione dell'identità digitale di cittadini e imprese (SPID), nonché dei tempi e delle modalità di adozione del sistema SPID da parte delle pubbliche amministrazioni e delle imprese".
4. 9 DICEMBRE 2014 - pubblicato il decreto che definisce le caratteristiche dello SPID
E’ stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 285 del 9 dicembre 2014, il D.P.C.M. 24 ottobre 2014, recante “Definizione delle caratteristiche del sistema pubblico per la gestione dell'identità digitale di cittadini e imprese (SPID), nonche' dei tempi e delle modalità di adozione del sistema SPID da parte delle pubbliche amministrazioni e delle imprese”.
L’avvio del progetto è previsto per aprile 2015.
I soggetti interessati ad ottenere l’accreditamento allo SPID potranno presentare domanda all’Agenzia per l’Italia Digitale dopo che saranno stati emanati da parte dell’Agenzia stessa, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, i tre regolamenti previsti all’art. 4 del decreto, e precisamente:
1) un regolamento con il quale saranno definite le regole tecniche e le modalità attuative per la realizzazione dello SPID;
2) un regolamento con il quale saranno definite le modalità di accreditamento dei soggetti SPID;
3) un regolamento con il quale saranno definiti le procedure necessarie a consentire ai gestori dell'identità digitale, tramite l'utilizzo di altri sistemi di identificazione informatica conformi ai requisiti dello SPID, il rilascio dell'identità digitale.
Il testo del decreto viene riportato nei Riferimenti normativi.
5. 11 GIUGNO 2015 - SPID - Il ministro Madia ha inviato una lettera ai Sindaci di tutti i Comuni italiani e delle Città metropolitane, ai Presidenti delle Regioni ed ai Ministri
Tra pochi giorni sarà avviato il Sistema pubblico di identità digitale (SPID), che consentirà di accedere ai servizi online delle pubbliche amministrazioni con una sola identità digitale.
Si tratta di un sistema tra i più avanzati al mondo, in grado di garantire la massima sicurezza agli utenti ed alle amministrazioni pubbliche e che al contempo sarà utilizzabile da ciascuno con estrema semplicità dal proprio personal computer, smartphone o tablet.
SPID è uno dei pilastri della "cittadinanza digitale" prevista dal primo articolo della legge delega di riforma della pubblica amministrazione, quale diritto riconosciuto a cittadini ed imprese ad accedere ai servizi pubblici in modalità digitale.
Il ministro Madia ha inviato una lettera ai sindaci di tutti i Comuni italiani e delle Città metropolitane, ai presidenti delle Regioni ed ai Ministri, con l'obiettivo di sensibilizzare le amministrazioni ad adeguarsi a questa importante innovazione.
. Se vuoi saperne di più e per scaricare il testo delle lettere inviate dal Ministro Madia, clicca QUI.
6. 28 LUGLIO 2015 - Pubblicati i regolamenti tecnici per l'avvio del Sistema - Lo SPID è ora operativo
Con la Determinazione n. 44 del 28 luglio 2015, l’Agenzia per l’Italia Digitale ha emanato i seguenti quattro regolamenti, previsti dall’articolo 4, commi 2, 3 e 4, del D.P.C.M. 24 ottobre 2014:
1. REGOLAMENTO RECANTE LE PROCEDURE PER CONSENTIRE AI GESTORI DELL’IDENTITÀ DIGITALE, TRAMITE L’UTILIZZO DI ALTRI SISTEMI DI IDENTIFICAZIONE INFORMATICA CONFORMI AI REQUISITI DELLO SPID, IL RILASCIO DELL’IDENTITÀ DIGITALE AI SENSI DEL DPCM 24 OTTOBRE 2014
2. REGOLAMENTO RECANTE LE MODALITÀ PER L’ACCREDITAMENTO E LA VIGILANZA DEI GESTORI DELL’IDENTITA’ DIGITALE (articolo 1, comma 1, lettera l) , DPCM 24 ottobre 2014)
3. REGOLAMENTO RECANTE LE MODALITÀ ATTUATIVE PER LA REALIZZAZIONE DELLO SPID (articolo 4, comma 2, DPCM 24 ottobre 2014)
4. REGOLAMENTO RECANTE LE REGOLE TECNICHE (articolo 4, comma 2, DPCM 24 ottobre 2014)
Il regolamento che norma le modalità di accreditamento entra in vigore il 15 settembre 2015 data dalla quale i soggetti interessati possono presentare domanda di accreditamento all’Agenzia.
Con l’emanazione dei suddetti regolamenti il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) diviene operativo.
Il confronto tra AgID e il Garante per la protezione dei dati personali ha permesso di arrivare ad una definizione condivisa delle caratteristiche e delle modalità di adozione del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) grazie all'integrazione delle regole tecniche con le osservazioni relative ai profili di specifica competenza del Garante.
Data l'importanza strategica del sistema SPID per l'intero percorso di digitalizzazione del Paese - così come illustrato nei documenti del Governo "Strategia per la crescita digitale" e "Agenda per la semplificazione 2015-2017 - l'Agenzia per l'Italia Digitale e il Garante per la Protezione dei dati personali collaboreranno per assicurare l'allineamento dei regolamenti e delle soluzioni tecniche con le esigenze di sicurezza e garanzia di protezione dei dati, anche nelle successive fasi legate alla realizzazione, allo sviluppo e all'implementazione del sistema.
Con l'istituzione del Sistema Pubblico per la gestione dell'Identità Digitale di cittadini e imprese (SPID) le pubbliche amministrazioni potranno consentire l'accesso in rete ai propri servizi, oltre che con lo stesso SPID, solo mediante la carta d'identità elettronica e la carta nazionale dei servizi.
Il termine entro il quale la disposizione entrerà in vigore sarà stabilito con il decreto attuativo.
La possibilità di accesso con carta d'identità elettronica e carta nazionale dei servizi resta comunque consentito indipendentemente dalle modalità predisposte dalle singole amministrazioni.
AGOSTO 2015 - SPID - A che punto siamo
Quando, cittadini e imprese potranno accedere ai servizi on line delle amministrazioni tramite SPID?
Quando verranno erogate le prime identità digitali SPID?
Agenzia delle Entrate, INAIL, INPS, Regione Piemonte, Friuli Venezia e Giulia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana e Marche sono le prime amministrazioni che implementeranno il nuovo sistema di login già a partire da Dicembre 2015.
L'Agenzia per l'Italia digitale (AgId) accompagnerà tutte le amministrazioni pubbliche che entro 24 mesi dovranno permettere l'accesso ai propri servizi digitali tramite SPID.
. Se vuoi approfondire l’argomento, clicca QUI.
7. 19 DICEMBRE 2015 - Accreditati i primi gestori di identità digitale
L'Agenzia per l'Italia Digitale ha concluso le procedure di accreditamento dei primi gestori di identità digitale SPID: InfoCert S.p.a, Poste Italiane S.p.a e Telecom Italia Trust Technologies Srl, rispondendo alle caratteristiche definite dalla normativa, sono le prime tre aziende accreditate.
Da gennaio 2016, dopo aver sottoscritto apposita convenzione ed essere stati inseriti da AgID nel registro dei gestori di identità digitale potranno iniziare la propria attività di erogazione delle credenziali ai cittadini e alle imprese che lo richiederanno. AgID e il Garante per la Privacy svolgeranno, in piena sinergia, le attività di vigilanza sul loro operato.
In concomitanza con l'avvio delle attività da parte dei gestori di identità digitale saranno oltre 300 i servizi online della PA accessibili tramite SPID erogati da 6 Regioni (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte, Toscana), Agenzia delle Entrate, INAIL, INPS e dal Comune di Firenze dando il via ad un percorso che entro 24 mesi porterà tutta la P.A. ad aderire al sistema.
. Se vuoi approfondire l’argomento e scaricare il testo del comunicato stampa di AgID, clicca QUI.
8. 8 MARZO 2016 - SPID - Dal 15 marzo 2016 le prime identità digitali per cittadini e imprese
L’ 8 marzo scorso, il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione ha tenuto, presso la sala Giannini di Palazzo Vidoni, la conferenza stampa di presentazione di SPID, il nuovo sistema pubblico di identità digitale.
Dal 15 marzo 2016 i primi tre gestori di identità digitale accreditati dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) renderanno disponibili le prime identità digitali. Cittadini e imprese potranno così rivolgersi a InfoCert, Poste Italiane e Tim per richiedere l'identità digitale SPID, che consente l'accesso con credenziali uniche ai servizi online di amministrazioni e privati aderenti al sistema.
Fra il 15 marzo e il mese di giugno 2016 saranno oltre 600 i servizi disponibili e accessibili tramite SPID, da qualsiasi dispositivo di fruizione e con la totale garanzia di sicurezza, tutela della privacy e protezione dei dati personali.
Le prime amministrazioni ad aderire saranno: Agenzia delle Entrate, Equitalia, Inps, Inail, Comune di Firenze, Comune di Venezia, Comune di Lecce, Regione Toscana, Regione Liguria, Regione Emilia Romagna, Regione Friuli Venezia e Giulia, Regione Lazio, Regione Piemonte e Regione Umbria.
Il percorso di implementazione del sistema di login SPID da parte di tutta la pubblica amministrazione italiana durerà 24 mesi.
Al fine di migliorare l'usabilità dei servizi e l'esperienza utente, l’Agenzia per l’Italia Digitale ha definito un’identità grafica coerente che garantisce la standardizzazione delle interfacce per l'accesso ai servizi online tramite SPID.
. Se vuoi accedere al sistema e reperire tutte le informazioni su SPID , clicca QUI.
9. LUGLIO 2016 - SPID - Unioncamere sigla convenzione con AgID - Previsto l’accesso al servizio gratuito di fatturazione elettronica
Il Sistema camerale al fianco dell’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) per promuovere il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) ed ampliare la gamma dei servizi per le imprese che la Pubblica amministrazione ha reso accessibili online.
E’ quanto stabilisce la convenzione siglata tra AgID e Unioncamere a nome di tutte le 99 Camere di commercio italiane.
L’Accordo, oltre ad accrescere di 100 enti pubblici l’elenco delle amministrazioni che utilizzano l’identità digitale, consentirà - a partire dal 20 luglio 2016 - anche l’accesso al servizio gratuito di fatturazione elettronica, messo a punto da InfoCamere, la società informatica delle Camere di commercio, e già utilizzato da oltre 62mila imprese.
Un servizio che, proprio grazie allo SPID, diventerà ancora più “smart”. Con il sistema di identità digitale, infatti, il servizio di fatturazione elettronica diverrà accessibile anche dai dispositivi mobili ed assicurerà piena complementarietà tra attività di ufficio, dove per lo più si utilizza la Carta nazionale dei servizi (CNS) e la firma digitale, e tablet, dai quali sarà possibile compilare online le fatture elettroniche, oppure da smartphone, attraverso il quale si potranno controllare le notifiche sulla presa in carico delle fatture e dei pagamenti.
Entro la fine del mese, poi, diverranno accessibili con lo SPID anche i servizi erogati dai 3.300 Sportelli unici per le attività produttive telematici, accessibili attraverso il portale www.impresainungiorno.gov.it, frutto della collaborazione tra Camere di commercio e Comuni.
. Se vuoi scaricare il testo del comunicato stampa, clicca QUI.
10. LUGLIO 2016 - SPID - Al via il rilascio attraverso le Camere di Commercio
Dopo la convenzione siglata tra l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e Unioncamere, a nome di tutte le 99 Camere di Commercio italiane, sta prendendo avvio presso le stesse Camere di Commercio italiane iniziative per promuovere lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) ed ampliare la gamma dei servizi per le imprese che la Pubblica amministrazione ha reso accessibili online.
Già a partire dal mese di luglio, alcune Camere di Commercio (segnaliamo in particolare quella di Modena) hanno iniziato ad offrire, a tutte le sue imprese, la possibilità di ottenere le credenziali SPID, l'identità digitale attraverso il quale cittadini e imprese possono accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione.
Forte della consolidata esperienza maturata sul fronte della promozione verso imprese e professionisti degli strumenti digitali più avanzati, le Camera di Commercio - con il coordinamento di Unioncamere e il supporto operativo di InfoCamere - hanno realizzato un'iniziativa di sistema che arricchisce l'offerta a disposizione di chi fa impresa, confezionando un vero e proprio "Kit di identità digitale" al servizio del business.
Fino ad ora la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) delle Camere di Commercio ha offerto a circa 1.500.000 cittadini imprenditori sia un certificato di identità digitale, sia la firma elettronica per firmare atti, documenti e pratiche telematiche, il tutto utilizzando una smart card ed un lettore o un token USB.
Da oggi le cose cambiano: per accedere ai servizi basta autenticarsi con SPID (solo con userid e password) e, se c'è bisogno di firmare un documento elettronico, si può utilizzare la firma digitale (contenuta nel token usb card rilasciato dalla Camera di Commercio).
Il kit permette l'autenticazione informatica e la sottoscrizione digitale di documenti con strumenti differenti a seconda del livello di sicurezza richiesto e del tipo di strumento utilizzato (pc, smartphone, tablet, etc.) ed è composto da:
- Credenziali SPID (di livello 1 e 2),
- Dispositivo CNS (Carta Nazionale dei Servizi), su token usb o smart card,
- Firma Digitale.
L'iniziativa delle Camere di Commercio ha un duplice obiettivo: da un lato, quello di promuovere la massima diffusione delle identità digitali SPID tra le imprese, come elemento facilitatore delle attività d'impresa e di competitività; dall'altro, quello di integrare progressivamente nel sistema di autenticazione tramite SPID i servizi digitali già esistenti, a partire dalla Fatturazione elettronica, già operativa con SPID.
Quanto prima, poi, diverranno accessibili con lo SPID anche i servizi erogati dai 3.300 Sportelli unici per le attività produttive telematici (SUAP), accessibili attraverso il portale www.impresainungiorno.gov.it, frutto della collaborazione tra le Camere di Commercio e Comuni.
. Se vuoi scaricare il testo della Brochure SPID, clicca QUI.
11. 21 LUGLIO 2017 - Accesso con credenziali SPID a tutti i servizi INPS.
Considerato il livello di maturità raggiunto dal sistema SPID e dell’efficacia in termini di sicurezza degli accessi, l’INPS, con il messaggio n. 3035 del 21 luglio 2017, ha comunicato che a decorrere dal 21 luglio 2017 si potrà accedere con le credenziali SPID anche a tutti i servizi riservati alle altre categorie di utenti (intermediari, aziende, enti pubblici, ecc... ).
L’accesso a tutti i servizi INPS è consentito mediante le seguenti modalità:
- PIN rilasciato dall’INPS,
- SPID, con credenziali almeno di Livello 2,
- CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Le credenziali SPID o CNS consentono l’accesso ai servizi con le stesse prerogative del PIN dispositivo.
Gli utenti già in possesso di un PIN possono accedere a tutti i servizi loro autorizzati anche con le credenziali SPID.
Per eventuali nuove abilitazioni, al momento della richiesta, l’utente può indicare che accederà ai servizi con una credenziale SPID o con la CNS e dunque non gli verrà attribuito un PIN.
. Se vuoi scaricare il testo del messaggio INPS n. 3035/2017, clicca QUI. <
12. 1° APRILE 2018 - SPID - Fallita la prima scadenza fissata per marzo 2018
Secondo quanto disposto dal comma 2 dell’art. 64 del D.Lgs. n. 82/2005 (Codice dell’amministrazione digitale – CAD), “le pubbliche amministrazioni possono consentire l'accesso ai servizi in rete da esse erogati che richiedono l'autenticazione informatica anche con strumenti diversi dalla carta d'identità elettronica e dalla carta nazionale dei servizi, purchè tali strumenti consentano di accertare l'identità del soggetto che richiede l'accesso. L'accesso con carta d'identità elettronica e carta nazionale dei servizi e' comunque consentito indipendentemente dalle modalità di accesso predisposte dalle singole amministrazioni”.
Nel rispetto di questa disposizione, l’articolo. 14 (rubricato “Adesione allo SPID da parte delle pubbliche amministrazioni in qualità di fornitori di servizi”) del D.P.C.M. 24 ottobre 2014 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 285 del 9 dicembre 2014) ha stabilito che le pubbliche amministrazioni che erogano in rete servizi qualificati, direttamente o tramite altro fornitore di servizi, devono consentire l'identificazione informatica degli utenti attraverso l'uso del Sistema Pubblico dell’Identità Digitale (SPID). A tal fine, le pubbliche amministrazioni dovranno aderire allo SPID, secondo le modalità stabilite dall'Agenzia per l’Italia digitale, “entro i ventiquattro mesi successivi all'accreditamento del primo gestore dell'identità digitale”.
Questa data è reperibile nell’apposita sezione del sito istituzionale di AgID ed è il 18 dicembre 2015; dunque i ventiquattro mesi sarebbero scaduti il 17 dicembre 2017.
Tuttavia, considerato che le convenzioni dei primi tre gestori dell’identità sono state sottoscritte nella metà del febbraio del 2016, l’avvio ufficiale ed effettivo di SPID è stato il successivo 15 marzo.
Dunque, le Pubbliche Amministrazioni avrebbero dovuto implementare SPID in tutti i servizi digitali che richiedono autenticazione, sia quelli già esistenti che quelli di nuova attivazione, entro marzo 2018, ovvero entro 24 mesi dall’attivazione del primo Identity Provider, come definito dal D.P.C.M. 24 ottobre 2014.
Lo stesso Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2017-2019 indica una cruciale scadenza per SPID: Marzo 2018.
Pertanto, a partire dal 1° aprile del 2018 tutte le Pubbliche Amministrazioni che erogano servizi in rete richiedenti un accesso autenticato devono consentire questo accesso anche tramite le credenziali SPID.
Il vigente Codice dell’amministrazione digitale (CAD) stabilisce, inoltre, che uno specifico decreto stabilirà la data a decorrere dalla quale i soggetti coinvolti dovranno erogare i servizi esclusivamente tramite SPID (art. 64, comma 3).
. Se vuoi accedere alla sezione dedicata del sito dell'AgID allo SPID, clicca QUI.
Il 15 marzo 2016 è partito SPID, il sistema di Identità Digitale per rendere più digitale il nostro Paese. Si tratta di un progetto ambizioso su cui AgID lavora dal 2014 e su cui il Governo ha riposto molte aspettative, e AgID si attendeva oltre 10 milioni di cittadini dotati di SPID entro fine 2017.
Tralasciando l’analisi formale della normativa e passando allo stato dell’arte, la situazione che si rileva è lontana dall’essere conforme a quanto stabilito nel Piano triennale.
La consultazione del sito dedicato a SPID dal Team digitale (dati aggiornati al 26 marzo 2018) e quello analogo di AgID ci dicono che le pubbliche amministrazioni attive sono 3.866 e 2.293.703 sono le credenziali rilasciate dagli otto gestori dell’identità abilitati.
. Se vuoi consultare i dati aggiornati che sono aggiornati settimanalmente, clicca QUI.
13. 1° GIUGNO 2018 - SPID - Al via la consultazione sulle Linee guida per il rilascio dell’Identità Digitale per uso professionale
L’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) rende noto, con news pubblicata online il 14 giugno 2018, che sono state pubblicate le Linee Guida per il rilascio delle identità digitali per uso professionale.
La bozza è posta in pubblica consultazione fino al 14 luglio 2018.
La consultazione è aperta alle amministrazioni pubbliche, ai fornitori di software, agli Identity Provider e a tutti i soggetti interessati al rilascio delle identità per i professionisti.
Le Linee Guida sono pubblicate sulla piattaforma Docs Italia ed è possibile commentarle su Forum Italia fino alla data indicata.
I risultati della consultazione pubblica online saranno presi in considerazione dall’Agenzia per l’Italia Digitale per l’aggiornamento delle Linee Guida e per apportare eventuali integrazioni, fino alla stesura del testo definitivo.
Ricordiamo che il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) permette, a cittadini e imprese, di accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione attraverso un'unica identità digitale utilizzabile da computer, tablet e smartphon.
Ora, l’AgID, con le Linee Guida in consultazione, definisce le modalità di rilascio delle identità digitali anche per uso professionale, cui i gestori del sistema SPID devono attenersi.
Il fine di tali identità digitali è quello di provare l’appartenenza di una persona fisica all’organizzazione di una persona giuridica e/o la sua qualità di professionista.
Viceversa, però, le suddette identità digitali non costituiscono prova dei poteri di rappresentanza di una persona giuridica dei quali una persona fisica è eventualmente in possesso, né l’appartenenza di un professionista ad un determinato Ordine professionale o altro elenco qualificato.
Infatti, la regolazione del rapporto fra il gestore di identità digitali e il soggetto, che richiede l’identità digitale per uso professionale, è oggetto di contrattazione fra le parti.
Il rilascio delle identità digitali per uso professionale per le persone giuridiche deve avvenire sulla base di un contratto perfezionato tra il gestore di identità digitali e la persona giuridica.
L’attributo “uso professionale” consente ai fornitori di servizi SPID di regolare l’accesso ai servizi dedicati a professionisti e a persone giuridiche.
Si prevede che il gestore di identità digitali provveda alla creazione di una “utenza master”, necessaria per consentire ai soggetti giuridici la gestione, tramite un servizio in rete, delle identità digitali rilasciate nell’ambito della propria organizzazione.
. Se vuoi accedere alla sonsultazione, clicca QUI.
14. 1° DICEMBRE 2019 - SPID - Pubblicate le linee guida per l’uso professionale - In vigore dal 1° dicembre 2019
L’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) ha pubblicato le “Linee guida per il rilascio delle identità digitali per uso professionale”, che entreranno in vigore il 1° dicembre 2019.
Con determinazione n. 318 del 6 novembre 2019, l’AgID attiva una nuova funzionalità per il sistema pubblico di identità digitale, attesa da numerose pubbliche amministrazioni e da privati, che consente l’apertura di nuovi servizi online, superando gli ostacoli all’uso della propria identità digitale per scopi lavorativi.
Il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) diventa uno strumento che consente alle pubbliche amministrazioni e ai privati di verificare l’appartenenza di una persona fisica ad un’organizzazione e la sua qualità di professionista.
Le linee guida individuano le modalità che gli Identity Provider devono seguire per il rilascio delle identità per uso professionale, consentendo di veicolare attraverso SPID, oltre ai dati della persona fisica, anche i dati dell’organizzazione di appartenenza per la quale si sta agendo su un servizio reso disponibile da un service provider.
Le identità rilasciate non identificano lo status persona giuridica né l’appartenenza di un professionista a un determinato ordine professionale o altro elenco qualificato.
Come ottenere l’identità digitale per uso professionale
Le modalità di rilascio dell’identità digitale per uso professionale differiscono a seconda che il richiedente persona fisica appartenga o meno ad una persona giuridica.
Identità digitale uso professionale della persona fisica
Innanzitutto, l'identity provider (IdP) verifica l’identità personale della persona fisica richiedente e può farlo anche attraverso SPID, se rilasciato dallo stesso IdP o da altro IdP con il quale siano intervenuti specifici accordi di natura privata. L’IdP, quindi, rilascerà l’identità personale ad uso professionale richiesta.
Identità digitale uso professionale per la persona giuridica
Per questa tipologia è previsto un doppio binario: l’identificazione della persona fisica può essere effettuata dall’IdP oppure dalla stessa persona giuridica di appartenenza (in tal caso si applicheranno gli artt. 6 – 13 delle Linee Guida).
Identità digitale uso professionale per la persona giuridica con identificazione da parte dell’IdP
L’IdP verificherà dapprima l’identità personale (mediante SPID o altri strumenti); seguirà la verifica del titolo per richiedere l’identità digitale per la persona giuridica. Quest’ultima verifica è condotta secondo modalità che l’IdP dovrà previamente sottoporre ad AgID per l’approvazione.
L’IdP e il richiedente concluderanno poi un contratto contenente le condizioni per la fornitura dell’identità digitale per uso professionale. Se il richiedente appartiene a una persona giuridica, e ai soli fini della stipula del predetto contratto, l’IdP verificherà l’esistenza della persona giuridica (ad esempio consultando il registro delle imprese) e che il firmatario abbia adeguati poteri (per imputare gli effetti del contratto alla persona giuridica) e la sua identità.
. Se vuoi accedere alla pagina dedicata del sito dell'AfID e scaricare il testo delle Linee Guida, clicca QUI.
15. 14 DICEMBRE 2021 - SPID - Nuovo DPCM che modifica i requisiti che i gestori dell'identità digitale devono possedere ai fini dell'accreditamento
E' stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 296 del 14 dicembre 2021, il DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 19 ottobre 2021, recante "Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 ottobre 2014, recante: «Definizione delle caratteristiche del sistema pubblico per la gestione dell'identita' digitale di cittadini e imprese (SPID), nonche' dei tempi e delle modalita' di adozione del sistema SPID da parte delle pubbliche amministrazioni e delle imprese»".
In particolare, la normativa dettata da precedente DPCM viene adeguata per tenere conto della normativa europea sopravvenuta, relativamente:
a) ai requisiti che i gestori dell'identità digitale devono possedere ai fini dell'accreditamento - specificamente dettata dall'art. 1, comma 2 e dal numero 2.4.1 (Disposizioni generali) dell'allegato al regolamento di esecuzione (UE) 2015/1502 della Commissione dell'8 settembre 2015, relativo alla definizione delle specifiche e procedure tecniche minime riguardanti i livelli di garanzia per i mezzi di identificazione elettronica aisensi dell'art. 8, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 910/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno;
b) alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonche' alla libera circolazione di tali, di cui al regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016.
Il nuovo decreto modifica i requisiti che i gestori dell'identità digitale devono possedere ai fini dell'accreditamento in quanto la normativa europea prescrive che debbano:
• essere «un'autorita' pubblica o un'entità giuridica riconosciuta come tale dall'ordinamento giuridico di uno Stato membro, avente un'organizzazione consolidata e pienamente operativa sotto tutti gli aspetti pertinenti per la fornitura dei servizi» e di
• essere «in grado di dimostrare il possesso della capacità di assumere il rischio della responsabilità per danni, nonchè di risorse finanziarie sufficienti per l'esercizio e la prestazione continuativa dei servizi».
Il gestore dell'identità digitale deve essere in possesso:
- di una organizzazione consolidata e pienamente operativa;
- di risorse finanziarie, in termini di capitale o patrimonio minimo, di importo adeguato rispetto all'organizzazione e alle risorse necessarie per lo svolgimento continuativo della sua attività,
- di una polizza assicurativa adeguata rispetto ai rischi connessi alla fornitura del servizio.
Nello specifico con le nuove modifiche viene richiesto agli enti:
• essere una persona giuridica riconosciuta, con un patrimonio o un capitale sociale non inferiore a trecentomila euro e con un'organizzazione consolidata e pienamente operativa sotto tutti gli aspetti pertinenti per la fornitura dei servizi»;
• disporre, per il risarcimento dei danni causati, con dolo o colpa, a qualsiasi persona fisica o giuridica a causa del mancato adempimento degli obblighi connessi alla gestione del sistema SPID, di una adeguata copertura assicurativa di almeno 1,5 milioni di euro annui e centocinquantamila euro per singolo sinistro».
La variazione dei parametri economici
Tra le novità più rilevanti si rinviene la previsione dell’abbassamento del capitale sociale necessario per diventare gestori SPID.
Si prevede, infatti, che il gestore debba essere una persona giuridica riconosciuta, con un patrimonio o un capitale sociale non inferiore a trecentomila euro e con un’organizzazione consolidata e pienamente operativa sotto tutti gli aspetti pertinenti per la fornitura dei servizi.
In precedenza, il comma 3, lett. a) dell'articolo 10 del DPCM 24 ottobre 2014 prevedeva un capitale sociale non inferiore a cinque milioni di euro.
L’abbassamento della soglia del capitale sociale è un aspetto che consente l’allargamento anche ad altri operatori del settore e per questo rilevante.
Inoltre, l'intenzione di cessazione dell'attività da parte di un gestore dovrà essere comunicata almeno 60 giorni prima e non piu 30, come previsto in precedenza.
Infine si prevede che, nel caso in cui, a seguito della cessazione dell'attività da parte di un gestore dell'identità digitale o della revoca del suo accreditamento, nessun altro gestore sia disponibile a subentrare, l'Agenzia per l'innovazione digitale (AgID) dovrà provvedere a ridistribuire le identita rilasciate dal gestore cessato o revocato tra tutti gli altri gestori che subentreranno nella gestione in misura proporzionale di tutte le identità SPID rilasciate alla data della cessazione o della revoca.
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I PAGAMENTI ELETTRONICI
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1. Varato il sistema dei pagamenti elettronici "pagoPA"
"pagoPA" è il sistema dei Pagamenti elettronici a favore delle pubbliche amministrazioni e dei gestori dei servizi di pubblica utilità.
Il sistema di pagamenti elettronici pagoPA consente a cittadini e imprese di effettuare qualsiasi pagamento verso le pubbliche amministrazioni e i gestori di servizi di pubblica utilità in modalità elettronica.
L'Agenzia per l'Italia Digitale ha realizzato e registrato un apposito marchio (Circolare 1/2015).
Il sistema permette a cittadini e imprese di:
• scegliere il prestatore del servizio di pagamento;
• scegliere tra più strumenti di pagamento;
• scegliere il canale tecnologico di pagamento preferito;
• conoscere preventivamente i costi massimi dell’operazione da effettuare;
• avere garanzia della correttezza dell’importo da pagare;
• ottenere immediatamente una ricevuta con valore liberatorio.
Il sistema permette alle PA di:
• velocizzare la riscossione degli incassi, ottenendone l’esito in tempo reale e potendo effettuare la relativa riconciliazione in modo certo e automatico;
• ridurre i costi e ottimizzare i tempi di sviluppo delle nuove applicazioni online;
• eliminare la necessità di stipulare specifici accordi con i prestatori di servizi di riscossione.
1.1. GENNAIO 2014 - Approvate le LINEE GUIDA
Secondo quanto disposto dal Codice dell’Amministrazione Digitale e dal D.L. 179/2012, AgID ha predisposto le Linee guida che definiscono regole e modalità di effettuazione dei pagamenti elettronici e ha realizzato il Nodo dei Pagamenti-SPC, la piattaforma tecnologica che assicura l’interoperabilità tra Pubbliche Amministrazioni e Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP), già operativa e funzionante dal giugno 2012.
I livelli di servizio e i relativi indicatori di qualità del Nodo del Pagamenti-SPC e dei soggetti aderenti sono disponibili nel documento Indicatori di qualità per i Soggetti Aderenti.
L’utilizzo del Nodo dei Pagamenti-SPC è obbligatorio per tutte le Pubbliche Amministrazioni e facoltativo per i gestori di servizi di pubblica utilità, nonché per i PSP (Prestatori di Servizi di Pagamento) che ne facciano esplicita richiesta.
. Se vuoi scaricare il testo delle LINEE GUIDA PER L'EFFETTUAZIONE DEI PAGAMENTI ELETTRONICI A FAVORE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E DEI GESTORI DI PUBBLICI SERVIZI, clicca QUI.
2. 5 OTTOBRE 2015 - SPID e PAGAMENTI ELETTRONICI - AgID incontra città metropolitane e grandi comuni
L’Agenzia per l’Italia Digitale ha incontrato i rappresentanti delle città metropolitane e dei grandi comuni italiani per coordinare l’avvio del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) che consentirà a cittadini e imprese di accedere tramite un’identità digitale unica ai servizi online della pubblica amministrazione.
Durante il confronto sono stati condivisi inoltre i tempi e le modalità di adesione alla piattaforma dei pagamenti elettronici Nodo dei Pagamenti.
Per adempiere agli obblighi di legge relativi all’adesione e alla programmazione delle attività di implementazione dei servizi entro la scadenza del 31 dicembre 2015, le Pubbliche Amministrazioni dovranno sottoscrivere e inviare ad AgID una lettera di adesione al Nodo dei Pagamenti nonché predisporre un Piano di Attivazione concordato con l'Agenzia.
Il Piano di Attivazione avrà l’obiettivo di uniformare i sistemi informativi a quelli della piattaforma Nodo dei Pagamenti e attivare i servizi per cittadini e imprese.
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APPROFONDIMENTI
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1. NOVEMBRE 2020 - Il Sistema Pubblico di Identità Digitale - Nuovo studio del Notariato
Il Consiglio Nazionale del Notariato ha pubblicato, sul proprio sito istituzionale, uno studio (n. 1-2020/DI) dal titolo “Il sistema pubblico di identità digitale”, a cura di Giuseppe Levante (approvato dal settore informatico il 7 ottobre 2020).
Lo studio analizza le caratteristiche, il funzionamento e le prospettive del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) quale sistema di autenticazione che il Legislatore ha previsto per consentire ad imprese e cittadini di interagire con la Pubblica Amministrazione e con i privati ed ottenere dagli stessi servizi attraverso l’utilizzo di sistemi informatici quali PC o dispositivi mobili.
Nell’esaminare la natura di SPID – viene precisato nella presentazione - si è tentato dapprima di fornire una definizione di servizio pubblico online e di identità digitale per poi giungere alla differenziazione tra sistemi di autenticazione, sistemi di identificazione e sistemi di sottoscrizione digitale.
Lo studio ripercorre tutta la storia di SPID, a partire dalla sua nascita, avvenuta nel 2013, in un contesto dove poche amministrazioni avevano già timidamente iniziato un percorso teso alla fruizione digitale dei servizi, ma in maniera del tutto frammentaria, fino a giungere agli ultimi provvedimenti (compreso il c.d. ”Decreto Semplificazioni”), passando per un percorso di attuazione e diffusione decisamente tortuoso e difficoltoso.
SPID viene pertanto analizzato sia sotto il profilo della normativa nazionale, sia alla luce della normativa comunitaria, con particolare attenzione al Regolamento eIDAS ed alle varie Direttive e regolamenti attuativi in tema di identità digitale e procedure comuni di identificazione elettronica e di accesso ai servizi.
Inoltre, SPID viene valutato quale mezzo di comunicazione con la pubblica amministrazione idoneo a formare il c.d. “domicilio digitale”, ed infine fatto oggetto di confronto con gli altri strumenti digitali già presenti nel nostro ordinamento quali la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), la Carta di Identità Elettronica (CIE) e la firma elettronica qualificata, al fine di stabilire l’esatto perimetro di questi strumenti e valutarne affinità e differenze.
Sommario: 1) Generalità. 2) Operatori e livelli di sicurezza. 3) Il concetto di Identità Digitale 4) Storia e percorso di attuazione. 5) Verso una gestione accentrata? 6) Le vicende inerenti al rilascio delle identità digitali. 7) SPID professionale. 8) SPID come mezzodi comunicazione per il cittadino e la Pubblica Amministrazione: il c.d. “domicilio digitale”.9) Rapporti tra SPID, Carta Nazionale dei Servizi e Carta di identità Elettronica. 10) SPID come mezzo di identificazione nella nuova “S.R.L. online”. 11) Conclusioni.
. Se vuoi scaricare il testo dello studio, clicca QUI.
2. MARZO 2021 - SISTEMA PUBBLICO DI IDENTITA’ DIGITALE - LO STATO DELL’ARTE
Dal 28 febbraio 2021 è scattata l’obbligatorietà, posta dall’art. 24 del D. L. n. 76/2020, dell’accesso ai servizi online della Pubblica Amministrazione con SPID e CIE.
Inoltre, sempre dal 28 febbraio 2021, è fatto divieto - sempre alle PP.AA. - di rilasciare o rinnovare credenziali per l’identificazione e l’accesso dei cittadini ai propri servizi in rete, diverse da SPID, CIE o CNS, fermo restando l’utilizzo di quelle già rilasciate fino alla loro naturale scadenza e, comunque, non oltre il 30 settembre 2021.
Sembra quindi arrivato il momento dello switch off, per lo meno relativo alle modalità di accesso per i servizi in rete, che si aspettava da tempo. Consideriamo infatti che l’utilizzo di SPID sarebbe dovuto diventare obbligatorio dopo 2 anni dall’inizio della sperimentazione, terminata a marzo 2018.
Facciamo allora il punto sullo stato dell’arte del sistema pubblico di identità digitale e sugli ulteriori step necessari per una piena messa a regime.
- Si riporta il testo del documento:
. SISTEMA PUBBLICO DI IDENTITA’ DIGITALE - LO STATO DELL’ARTE.
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RIFERIMENTI
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. Se vuoi approfondire l'argomento dello SPID e visitare il sito dell'Agenzia per l'Italia Digitale, clicca QUI.
. Se vuoi accedere al sistema e reperire tutte le informazioni su SPID, clicca QUI.
. Se vuoi scaricare l'elenco dei gestori di identità digitale e le condizioni offerte da ciascun gestore, clicca QUI.
. Se vuoi approfondire l'argomento dei PAGAMENTI ELETTRONICI e visitare il sito dell'Agenzia per l'Italia Digitale, clicca QUI.
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RIFERIMENTI NORMATIVI
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. D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82: Codice dell'amministrazione digitale. (Testo coordinato con le modifiche apportate, da ultimo, dal D. Lgs. 30 dicembre 2010, n. 235 - In vigore dal 25 gennaio 2011).
. Se vuoi scaricare il testo aggiornato del D.Lgs. n. 82/2005 dal sito NORMATTIVA, clicca QUI.
. D.P.C.M. 24 ottobre 2014: Definizione delle caratteristiche del sistema pubblico per la gestione dell'identità digitale di cittadini e imprese (SPID), nonchè dei tempi e delle modalità di adozione del sistema SPID da parte delle pubbliche amministrazioni e delle imprese.
. AGENZIA PER L'ITALIA DIGITALE - Determinazione n. 44 del 28 luglio 2015: Emanazione dei regolamenti SPID di cui all’art l’Art. 4 commi 2,3 e 4 del DPCM 24 ottobre 2014 recante “Definizione delle caratteristiche del sistema pubblico per la gestione dell'identità digitale di cittadini e imprese (SPID), nonché dei tempi e delle modalità di adozione del sistema SPID da parte delle pubbliche amministrazioni e delle imprese.” Pubblicato sulla GU Serie Generale n.285 del 9 dicembre 2014.
. AGENZIA PER L'ITALIA DIGITALE - Circolare n. 1 del 6 febbraio 2015: Logo “pagoPA” per il sistema dei pagamenti elettronici a favore delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi.
. AGENZIA PER L'ITALIA DIGITALE - Determinazione n. 318 del 6 novembre 2019: Emanazione delle Linee Guida per il rilascio dell’identità digitale per uso professionale.
. D.P.C.M. 19 ottobre 2021: Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 ottobre 2014, recante: «Definizione delle caratteristiche del sistema pubblico per la gestione dell'identita' digitale di cittadini e imprese (SPID), nonche' dei tempi e delle modalita' di adozione del sistema SPID da parte delle pubbliche amministrazioni e delle imprese».
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