CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UNIONE EUROPEA
LA CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UNIONE EUROPEA
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La Carta è frutto di una procedura originale - senza precedenti nella storia dell'Unione europea - che si può così riassumere:
• il Consiglio europeo di Colonia (3/4 giugno 1999) conferisce mandato ad una Convenzione di redigere il progetto;
• la Convenzione si costituisce nel dicembre 1999 e approva il progetto il 2 ottobre 2000;
• il Consiglio europeo di Biarritz (13/14 ottobre 2000) conviene all'unanimità sul progetto e lo trasmette al Parlamento europeo e alla Commissione;
• il Parlamento europeo lo approva il 14 novembre 2000 e la Commissione il 6 dicembre 2000;
• il 7 dicembre 2000 a Nizza, i Presidenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione a nome delle rispettive Istituzioni, sottoscrivono e proclamano la Carta.
La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea riprende in un unico testo, per la prima volta nella storia dell'Unione europea, i diritti civili, politici, economici e sociali dei cittadini europei nonché di tutte le persone che vivono sul territorio dell'Unione.
Questi diritti sono raggruppati in sei grandi capitoli:
• Dignità
• Libertà
• Uguaglianza
• Solidarietà
• Cittadinanza
• Giustizia.
Il valore giuridico della Carta
È stato lasciato al futuro il compito di sciogliere il nodo sulla valenza giuridica della carta, intanto, però, essa ha un forte valore politico e rende esplicita e solenne la serie di valori che la Corte di giustizia delle Comunità europee si è riservata di difendere.
È ben noto che i trattati istitutivi delle Comunità prevedevano sì una serie di libertà, ma strumentali alla realizzazione del mercato comune.
Dai primi anni '70 la Corte, però, riconobbe che i diritti fondamentali, quali risultano dalle tradizioni costituzionali dei Paesi membri e dalla Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU), fanno parte dei principi generali di cui essa garantisce l'osservanza (nelle situazioni in cui rileva la disciplina comunitaria).
Dal 1977 le istituzioni hanno seguito l'orientamento della Corte e nel 1992, con il Trattato di Maastricht, all'art. 6, si è formalizzata la giurisprudenza della Corte in materia.
La comunità ha riconosciuto la CEDU, pur non aderendovi, ma bisogna constatare che comunque la tutela dei diritti fondamentali è sempre stata adeguata al di là di quanto espressamente stabilito dalla base giuridica principale, il Trattato, fino a Maastricht.
La Costituzione europea ne ha integrato il testo nella parte II, ma finché la Costituzione non entrerà in vigore la Carta dei diritti fondamentali non sarà giuridicamente vincolante.
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- Si riporta il testo della:
Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.
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Copyright © by TuttoCamere.it All Right Reserved. Pubblicato su: 2009-08-21 (2084 letture) [ Indietro ] |