CODICE DELLE COMUNICAZIONI ELETTRONICHE - BANDA LARGA E ULTRALARGA - AL VIA IL CATASTO NAZIONALE DELLE INFRASTRUTTURE - SINFI
CODICE DELLE COMUNICAZIONI ELETTRONICHE
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1. AGOSTO 2003 - Emanato il Codice delle comunicazioni elettroniche
Con il D.Lgs.. 1° agosto 2003, n. 259 è stato emanato il Codice delle comunicazioni elettroniche, che sostituisce il codice postale, di bancoposta e telecomunicazioni del 1973.
Il codice venne emanato in recependo nell'ordinamento italiano dei contenuti delle direttive comunitarie 2002/19/CE, 2002/20/CE, 2002/21/CE e 2002/22/CE in materia di accesso al mercato, regime di autorizzazioni su infrastrutture e trasmissioni e obblighi di servizio universale nel settore delle comunicazioni, superando la precedente impostazione normativa basata sul D.P.R. n. 156 del 29 marzo 1973 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia postale, di bancoposta e di telecomunicazioni).
Il Codice delle comunicazioni elettroniche segna una tappa necessaria nell’assetto del sistema, la convergenza, anche sul piano regolamentare, del settore delle telecomunicazioni, dei media e delle tecnologie dell'informazione, armonizzando tutte le reti di trasmissione ed i servizi correlati in un unico quadro normativo.
Fra le novità introdotte dal codice segnaliamo:
• l'abbandono del regime della licenza e l'introduzione dell regime unico dell'autorizzazione generale, che permette il conseguimento automatico di una autorizzazione e, in assenza di un diniego dell'amministrazione, di dare inizio all'attività;
• l'imposizione di obblighi a carico degli ex monopolisti e degli operatori, individuati dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni come aventi un significativo potere di mercato, in dipendenza dell'esito di una analisi di mercato effettuata dalla stessa Autorità, che indica, caso per caso, le misure occorrenti, volte ad apportare i necessari correttivi alle eventuali distorsioni del mercato;
• la promozione dell'innovazione e lo sviluppo di reti e servizi di comunicazione elettronica a larga banda;
• l'introduzione del trading delle frequenze, cioè della possibilità per gli operatori di cedere sul mercato frequenze loro assegnate ad altri operatori muniti dei necessari requisiti.
2. MAGGIO 2012 - Emanato il D.Lgs. n. 70/2012 - Introdotte alcune modifiche al Codice delle comunicazioni elettroniche
Con il decreto legislativo n° 70 del 28 maggio 2012, l’Italia ha recepito la direttiva europea 2009/140/CE, andando ad apportare sostanziali modifiche al D.Lgs. n. 259/2003 (Codice delle Comunicazioni Elettroniche), con l’obiettivo di rafforzare il mercato interno dei 27 Paesi dell’Unione e garantire maggiore concorrenzialità.
In particolare, il provvedimento mira a:
- promuovere investimenti efficienti e innovazione nelle infrastrutture di comunicazione elettronica, ad esempio introducendo la possibilità per le autorità nazionali di regolamentazione, di imporre la condivisione di facilities di comunicazione elettronica o di “proprietà”, tra cui: edifici ed accesso ad essi, cablaggio negli edifici, antenne, torri, cavidotti, ecc. nonché elementi di rete non attivi;
- promuovere una gestione efficiente flessibile e coordinata dello spettro radio, anche attraverso l’introduzione dei principi di neutralità tecnologica e dei servizi;
- rafforzare i diritti degli utenti in materia di trasparenza nei rapporti con i fornitori di servizi, con riferimento, ad esempio alle condizioni definite nei contratti stipulati con essi;
- equiparare il più possibile i diritti dei disabili in materia di comunicazioni elettroniche, ad esempio garantendo un accesso equivalente a quello degli altri utenti anche ai servizi pubblici di telefonia vocale tramite la connessione di rete;
- rafforzare le prescrizioni in tema di sicurezza e riservatezza delle comunicazioni, nonché di protezione dei dati personali, anche attraverso l’introduzione di norme volte a garantire l’informativa verso le Autorità di regolamentazione e, se del caso, verso gli utenti, sulle violazioni della rete perpetrate, ai danni dei dati personali.
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BANDA LARGA E ULTRALARGA
NASCE IL CATASTO NAZIONALE DELLE INFRASTRUTTURE (SINFI)
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1. Piano nazionale Banda ultra larga
In coerenza con gli obiettivi dell’ Agenda digitale europea il Governo ha elaborato un Piano strategico nazionale che definisce i principi base delle iniziative pubbliche a sostegno dello sviluppo della banda ultralarga dal 2014 al 2020.
Il Piano sarà periodicamente aggiornato per adeguarlo all’evoluzione della tecnologia, dei servizi e della domanda.
Le strategie per la banda ultralarga e per la crescita digitale sono sottoposte a consultazione pubblica.
. Se vuoi approfondire l’argomento, clicca QUI.
L'11 febbraio 2016 le Regioni hanno condiviso in sede di Conferenza Stato-Regioni un piano per lo sviluppo della banda ultralarga sul territorio nazionale, sottoscrivendo un accordo - quadro.
. Se vuoi scaricare il testo dell'accordo quadro, clicca QUI.
2. GIUGNO 2016 - BANDA LARGA E ULTRALARGA - Al via il Catasto nazionale delle infrastrutture (SINFI)
E’ stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 139 del 16 giugno 2016, il decreto 11 maggio 2016, recante “Istituzione del SINFI - Sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture”.
Il decreto - emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico in attuazione delle disposizioni nell’art- 6-bis del D.L. 12 settembre 2014 n. 133, convertito dalla legge 11 novembre 2014, n. 164 (c.d. “Sblocca Italia”), poi posposta e rafforzata nell’art. 4 del D.Lgs. 15 febbraio 2016, n. 33, che recepisce la direttiva 2014/61/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 maggio 2014 recante misure volte a ridurre i costi dell'installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità - stabilisce le regole tecniche per la definizione del contenuto del Sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture (SINFI), le modalità di prima costituzione, di raccolta, di inserimento e di consultazione dei dati, nonchè le regole per il successivo aggiornamento, lo scambio e la pubblicità dei dati territoriali detenuti dalle singole amministrazioni competenti, dagli altri operatori di rete e da ogni proprietario o gestore di infrastrutture fisiche funzionali ad ospitare reti di comunicazione elettronica.
Il SINFI, che sarà gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico, conterrà tutte le informazioni relative alle infrastrutture presenti sul territorio, sia nel sottosuolo che nel sopra suolo, e permetterà di velocizzare lo sviluppo delle reti a banda ultralarga e risparmiare sui costi di posa della fibra.
La costituzione del SINFI – atteso da anni - rientra nelle misure individuate dal Piano nazionale per la banda ultralarga approvato dal Consiglio dei ministri il 3 marzo 2015 ed è coerente con la citata direttiva 2014/61/UE sulla riduzione dei costi di installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità.
Le amministrazioni pubbliche avranno a disposizione 180 giorni dalla pubblicazione del decreto per comunicare le informazioni al Catasto, 90 i giorni a disposizione degli operatori.
Il Ministero si avvale della società in house – Infratel Italia S.p.a. – per le attività tecnico-operative ed il coordinamento, per le medesime attività, di tutti i soggetti pubblici e privati destinatari dell’obbligo, secondo i termini e le condizioni da precisare ulteriormente in uno specifico atto convenzionale da stipularsi tra il Ministero e la stessa società Infratel Italia S.p.a. senza nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato.
Entro 45 giorni sarà costituito presso il Ministero un Comitato di coordinamento e monitoraggio composto da rappresentanti dei ministeri, delle autorità competenti, di AgID (Agenzia per l’Italia digitale), delle Regioni e dei Comuni. Il Comitato avrà un ruolo di indirizzo tecnico, di raccordo operativo tra le amministrazioni e di controllo sullo stato di avanzamento del sistema.
Avranno accesso al SINFI, secondo apposita profilazione, gli operatori di rete, i gestori di infrastrutture fisiche e le amministrazioni pubbliche titolari o detentrici che contribuiscono alla costituzione ed all'alimentazione del sistema e rendono accessibili le informazioni in loro possesso secondo i criteri, le modalità e le tempistiche indicate nel presente decreto.
Il testo del decreto viene riportato nei Riferimenti normativi.
. Se vuoi accedere al sito della Infratel Italia S.p.A., clicca QUI.
3. GIUGNO 2016 - Online il nuovo sito Piano strategico Banda Ultra Larga
È online il nuovo sito del Piano strategico Banda Ultra Larga, realizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico secondo le Linee guida di design per i siti web della PA di AgID.
Il portale consente di monitorare per ogni comune il livello di copertura territoriale della banda larga e ultra larga per unità immobiliari e popolazione coinvolta.
Oltre al Piano di Banda Ultra Larga, è possibile consultare le schede interattive degli accordi con le Regioni e il monitoraggio della diffusione della rete in Italia.
Tutti i dati sono scaricabili in formato open data.
. Se vuoi accedere al portale sul Piano strategico Banda Ultra Larga, clicca QUI.
. Se vuoi consultare le schede interattive degli accordi con le Regioni e il monitoraggio della diffusione della rete in Italia, clicca QUI.
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RIFERIMENTI
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. Se vuoi visitare il sito dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, clicca QUI
. Se vuoi visitare il sito del Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per le comunicazioni, clicca QUI
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RIFERIMENTI NORMATIVI
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. DIRETTIVA 2002/19/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 marzo 2002, relativa all'accesso alle reti di comunicazione elettronica e alle risorse correlate, e
all'interconnessione delle medesime (direttiva accesso).
. DIRETTIVA 2002/20/CE del Parlamento europeo e del Cnsiglio del 7 marzo 2002, relativa alle autorizzazioni per le reti e i servizi di comunicazione elettronica (direttiva
autorizzazioni).
. DIRETTIVA 2002/21/CE del Parlamento europeo e del consiglio del 7 marzo 2002, che istituisce un quadro normativo comune per le reti ed i servizi di comunicazione elettronica (direttiva quadro)
. DIRETTIVA 2002/22/CE del Parlamento europeo e del consiglio del 7 marzo 2002, relativa al servizio universale e ai diritti degli utenti in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica (direttiva servizio universale)
. D. Lgs. 1° agosto 2003, n. 259: Codice delle comunicazioni elettroniche. (Testo aggiornato con le modifiche apportate, da ultimo, dal D.L. n. 262/2006, convertito nella legge n. 286/2006).
. D. Lgs. 1° agosto 2003, n. 259: Codice delle comunicazioni elettroniche. ALLEGATI.
. DECRETO LEGISLATIVO 28 maggio 2012, n. 70: Modifiche al decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, recante codice delle comunicazioni elettroniche in attuazione delle direttive 2009/140/CE, in materia di reti e servizi di comunicazione elettronica, e 2009/136/CE in materia di trattamento dei dati personali e tutela della vita privata.
. LEGGE 11 novembre 2014, n. 164: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, recante misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attivita' produttive.
. DECRETO 11 maggio 2016: Istituzione del SINFI - Sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture.
. DECRETO LEGISLATIVO 24 marzo 2024, n. 48: “Disposizioni correttive al decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207, di attuazione della direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2018, che modifica il decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, recante il codice delle comunicazioni elettroniche”.
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